Polaris
Gli ultimi aggiornamenti dal mondo della scienza
Qui su Polaris non è un problema perché lo facciamo ogni settimana, ma la domanda è: come (e quanto) si parla di scienza nel mondo? Ne ha parlato
sul suo Substack basandosi su un suo articolo pubblicato su Sages dal titolo “Public Communication about Science in 68 Countries”. Non entriamo nei dettagli, riportiamo solo una considerazione interessante per l’Italia. Nel nostro paese la popolazione studentesca ha affermato di ricevere informazioni scientifiche meno di una o due volte al mese. Il dato è chiaro, c’è bisogno di maggiore informazione scientifica e di qualità. Noi ci proviamo.Questa settimana partiamo dalla politica per parlare di scienza. Nei giorni scorsi si sono svolte le elezioni per il sindaco di New York. Abbiamo parlato della vittoria di Mamdani in un altro post.
In generale, negli ultimi anni le elezioni sono state caratterizzate da una sempre maggiore polarizzazione, che è specchio di una società sempre più estremizzata e che si manifesta anche con ricadute nelle relazioni interpersonali e sul posto di lavoro. Eppure siamo sempre più interconnessi, abbiamo la possibilità di scambiare idee, ma sembra che questo non sia un fattore protettivo. E a dimostrare la veridicità di questo paradosso sono stati Thurner e collaboratori, che hanno analizzato i meccanismi sottostanti questo fenomeno. Gli autori hanno studiato le dinamiche dell’opinione sociale mediante un modello che ha dimostrato una correlazione diretta tra l’aumento della connettività e la polarizzazione. E questo è spiegato da due fenomeni. Il primo è l’omofilia, ovvero lo stringere amicizie con chi la pensa nello stesso modo. Il secondo è il concetto di equilibrio sociale ovvero la tendenza nei gruppi a spostarsi verso la posizione predominante. La domanda da porsi è semplice: siete sicuri di non essere polarizzati?
C’entra la politica, ma per una questione ambientale. Il prossimo 10 novembre prenderà il via la COP30. Il cambiamento climatico ormai è un dato di fatto riconosciuto dalla comunità scientifica e sono anni che si cerca di raggiungere l’obiettivo della riduzione dell’emissione di CO2. Attualmente i paesi che producono più CO2 sono la Cina e gli USA. Il paese del dragone parteciperà alla COP e ha promesso una riduzione delle emissioni di circa il 7-10% (fonte: PBS). Il paese a stelle e strisce, invece, non parteciperà con rappresentanti di livello. Il disinteresse per il cambiamento climatico non è così irrilevante da parte di molti paesi e molte volte i media e i cittadini sono portati a considerare eventi atmosferici anomali come “casi limite” e non come una conseguenza del cambiamento climatico. Questo anche perché dimostrare scientificamente che questi fenomeni sono dovuti al riscaldamento globale non è così semplice in termini statistici. Nel frattempo la comunità scientifica continua a raccogliere dati al riguardo. Questa settimana su Science è stato pubblicato un articolo che correla fenomeni di elevata mortalità fra animali e pesci secondaria ad un innalzamento delle temperature dei laghi, conseguenza del riscaldamento globale, che causa anomale temperature e periodi di siccità e può alterare il microclima di zone particolarmente sensibili.
Passiamo dai cambiamenti climatici alla neurologia. O meglio: alla fusione neuroanatomia e neuroradiologia, per essere precisi. Quando una risonanza magnetica dell’encefalo viene letta si utilizzano delle correlazioni con i dati istologici derivanti dall’analisi di campioni di encefalo, ma questo non permette una valutazione globale della situazione del paziente. In un articolo pubblicato su Nature gli autori hanno invece utilizzato l’intelligenza artificiale per correlare 10.000 sezioni istologiche con volumi cerebrali interi. Questo è stato possibile attraverso NextBrain, un Machine Learning capace di generare un atlante istologico probabilistico del cervello umano che utilizza per il calcolo anche derivazioni Bayesiane. Grazie a questo strumento è possibile analizzare ancora più accuratamente anche le sottoregioni del cervello e quindi comprendere meglio le alterazioni in caso di patologie.
Rimaniamo nel campo dell’Intelligenza Artificiale, ma con un focus sulla sua capacità creativa. La questione è molto dibattuta e complicata, pertanto per iniziare ad approfondire l’argomento vi consigliamo un articolo uscito su Nature che analizza questo aspetto in modo ampio, anche in termini evolutivi dell’IA. A partire da Ada Lovelace che negli anni ‘40 dell’ottocento sosteneva che le macchine non fossero in grado di generare alcunché, siamo passati ad Alan Turing che negli anni ‘50 del novecento prevedeva un’evoluzione delle macchine che avrebbero a suo dire superato l’uomo in capacità creativa. Ad oggi siamo arrivati ad una generazione di ChatBot che riescono a creare composizioni musicali - come la Pianita n.17 - ma che non hanno ancora la capacità di risolvere sfide più ampie come per esempio correlare risultati in modo “immaginario” o sviluppare nuove ipotesi di lavoro basate su risultati di dati. Sembra precoce parlare di creatività per l’IA, ma questo articolo ci permette di comprendere meglio quali sono i parametri di valutazione e lo stato dell’”arte”.
Il tweet della settimana scelto da Polaris è quello pubblicato da ESA e relativo al lancio dell’Ariane che ha portato in orbita un nuovo satellite Sentinel-1D. Il satellite entrerà a far parte del sistema Sentinel-ESA per il monitoraggio degli eventi terrestri anche in condizioni meteorologiche sfavorevoli.
Per approfondimenti sul sistema Sentinel potete consultare il sito ESA.
Rimaniamo nello spazio. E approdiamo sulla Stazione spaziale orbitante. Sappiamo che la NASA ha già proposto un piano di decommissioning, previsto per il 2030. Ma per adesso godiamoci l’anniversario dell’inizio della sua attività, che il 2 novembre scorso ha compiuto 25 anni. L’ESA ha voluto festeggiare questo evento attraverso un video su TIkTok che presenta tutti gli astronauti europei che negli hanno lavorato sull’ISS. Un bel ricordo che ci fa apprezzare ancora di più questo luogo di collaborazione internazionale.

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Terminiamo con il consiglio video della settimana.
Questa domenica vi proponiamo di recuperare il filmato dell’Accademia della Scienza di Torino che in concomitanza con il centenario della meccanica quantistica ha pubblicato una serie di interventi legati alla meccanica quantistica. In particolare vi proponiamo un contenuto“multidisciplinare” dal titolo “La Meccanica quantistica tra fisica, filosofia e cultura generale”.
Buona visione! E alla prossima.
FONTI
How the World Talks About Science - by Matthew Facciani
Mede, N. G., Cologna, V., Berger, S., C. Besley, J., Brick, C., Joubert, M., W. Maibach, E., Mihelj, S., Oreskes, N., S. Schäfer, M., van der Linden, S., Abdul Aziz, N. I., Abdulsalam, S., Abu Shamsi, N., Aczel, B., Adinugroho, I., Alabrese, E., Aldoh, A., … Alfano, M. (2025). Public Communication about Science in 68 Countries: Global Evidence on How People Encounter and Engage with Information about Science. Science Communication, 0(0). https://doi.org/10.1177/10755470251376615
Public Communication about Science in 68 Countries: Global Evidence on How People Encounter and Engage with Information about Science
S. Thurner, M. Hofer, & J. Korbel,Why more social interactions lead to more polarization in societies, Proc. Natl. Acad. Sci. U.S.A. 122 (44) e2517530122, https://doi.org/10.1073/pnas.2517530122 (2025) (2025).Why more social interactions lead to more polarization in societies | PNAS
Casamitjana, A., Mancini, M., Robinson, E. et al. A probabilistic histological atlas of the human brain for MRI segmentation. Nature (2025). https://doi.org/10.1038/s41586-025-09708-2
A probabilistic histological atlas of the human brain for MRI segmentation | Nature
New brain atlas offers unprecedented detail in MRI scans - News - Cardiff University







